mercoledì 27 giugno 2012

Gruppo Ortles/Cevedale - Cima Vioz 3645 m slm

Il Monte Vioz (3645 m slm) è una montagna del Gruppo Ortles-Cevedale nelle Alpi Retiche meridionali. Si trova lungo la linea di confine tra la Lombardia ed il Trentino-Alto Adige

Località di partenza: Rifugio Doss dei Cembri (TN)
Località di arrivo: Rifugio Doss dei Cembri (TN)
Tempo di percorrenza: 6 ore e 30 minuti ( 4 ore l'andata + 2 ore e 30 minuti il ritorno)
Distanza: 10.7 km
Quota minima: 2380 m slm
Quota massima: 3645 m slm
Dislivello: 1270 m


Planimetria itinerario
Altimetria itinerario

Partiamo da Peio Fonti (1173 m slm) con la prima corsa della cabinovia che in 5 minuti ci porta in località Tarlenta (2004 m slm), di qui cambio veloce sulla vicina nuova seggiovia fino a Doss dei Cembri (2380 m slm) da dove incomincerà la nostra "scalata" al Vioz.

Punta Taviela (3612 m slm)e Cima Vioz (3645 m slm) da Tarlenta (2004 m slm)
Zoomata sul Rifugio Mantova al Vioz (3535 m slm) e Dente del Vioz (2905 m slm) da Tarlenta (2004 m slm)
Da Doss dei Cembri si imbocca brevemente per circa 500 metri la Val della Mite quindi si prende il sentiero CAI 139 che si stacca sulla destra risalendo il costone fino a congiungersi col sentiero CAI 105.
Ci si alza di quota gradualmente, con pendenza costante, sul sentiero facile e segnato molto bene su roccia, con il panorama del grande Lago del Càreser verso est e la Presanella verso sud.

Lago del Careser ancora parzialmente nascosto sotto il Ghiacciaio omonimo
Inizia a far capolino la Presanella (3558 m slm) e Cima Vermiglio (3457 m slm)
A 3206 m slm arriviamo al Brik, l'unico tratto delicato della salita, un breve traverso su un ripido canalino attrezzato con una corda fissa. Con un po' di attenzione si passa senza problemi . 

Canalino sotto al Brik
Segnavia al Brik
L'Adamello (3539 m slm) fa capolino tra le nubi
Punta Taviela 3612 m slm



Vioz dal Brik 3206 m slm
Proseguiamo superando l'ultimo contrafforte roccioso, vediamo la sagoma scura del Rifugio Mantova al Vioz (3535 m slm) spiccare all'orizzonte: ormai ci siamo....

Ultimo contrafforte roccioso prima del Rifugio Mantova
Ed ecco il Rifugio...
Si attraversano piccoli nevai e si raggiunge il Rifugio Mantova con la sua croce: siamo a 3535 m slm
Arrivati al "Mantova" ci attendono gli ultimi 110 m di dislivello lungo la cresta per arrivare alla cima del Vioz a 3645 m slm ma prima non si può non fermarsi a fare qualche scatto fotografico verso il Ghiacciaio dei Forni e le vette soprastanti (Punta Taviela, Punta San Matteo, Cima Dosegù, Punta Pedranzini e Pizzo Tresero).

Panoramica sulla parte meridionale della Catena Ortles/Cevedale e sul Ghiacciaio dei Forni
In primo piano Punta Taviela 3612 m slm e sullo sfondo la piramide di Punta San Matteo 3678 m slm
Punta Pedranzini 3599 m slm e Pizzo Tresero 3594 m slm
Cima Linke 3631 m slm dal Rifugio Mantova
Ultime rampe ripide rocciose e arriviamo all'antecima del Vioz a quota 3635 m slm, la cima vera e propria è 10 m più in sù e si raggiunge attraversando la sottile cresta del ghiacciaio; è contraddistinta da un paletto metallico. 

Lassù l'antecima del Vioz
Peio e il Rifugio Mantova dall'antecima del Vioz (3635 m slm)
Di qui il panorama è strepitoso: di fronte verso nord il Palon de La Mare (3703 m slm), il Gran Zebrù/Königspitze (3858 m slm) e il massiccio inconfondibile del Monte Cevedale (3769 m slm), a ovest Punta San Matteo (3678 m slm), ad est spiccano le acque verdissime del lago artificiale della diga del Càreser, a sud si domina la Val di Peio e, sullo sfondo a sud la Presanella (3558 m slm) e l'Adamello (3539 m slm).
Cima Vioz (3645 m slm)
Panorama verso il Palon de La Mare (3703 m slm), il Gran Zebrù (3851 m slm) e il Cevedale (3769 m slm)
Zoom verso il Cevedale incappucciato e la Zufallspitzen (3757 m slm)
Zoom verso il Palon de La Mare e il Gran Zebrù (Königspitze)
Verso il lago del Careser con Cima Mezzena (3172 m slm) e Cima Careser (3186 m slm) sulla sinistra e Cima Ponte Vecchio (3162 m slm) sulla destra.
La Presanella con il suo ghiacciaio
L'Adamello e il suo ghiacciaio

Dopo una lunga sosta per il rifocillamento e le foto di rito, iniziamo la discesa, per lo stesso percorso dell'andata, che concludiamo al Doss dei Cembri.

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